A detta di molti, l'estate è la stagione in cui si legge di
più. E' probabile che questa concezione sia legata all'idea che leggere sia un
momento pieno e completo di relax. In realtà, anche i week end di pioggia, sono
adatti alla lettura e, visto che, come cantava una famosissima canzone dei
Righeira, "l'estate sta finendo", vi consigliamo, consigliamo ai più
grandi, di leggere l'ultimo libro di Simonetta Agnello Hornby, "la Mia
Londra", approfittando dell'ultimo raggio di sole.
La capitale inglese è da sempre un'ambita meta per i
teenagers di tutto il Mondo. Pare infatti che, in questo luogo ricco di storia
cultura e tradizioni, si possa trovare tutto, ma proprio tutto, quello che si
cerca. Progresso, avanguardia, cultura, etnie che si incontrano e si fondono,
lavoro, libertà.
Simonetta Agnello arriva sola a Londra nel settembre 1963, a
tre ore da Palermo. E’ in un altro mondo. La città le appare subito come un
luogo di riti e di magie: la coda nella fila degli aliens al controllo
passaporti; l’autostrada sopraelevata diventa un tappeto volante.
«In una città nuova, mi lascio andare ai sensi e al caso.
Senza pensare a niente. Cammino, mi guardo intorno, mi unisco a una piccola
folla curiosa, prendo i mezzi pubblici, compro il cibo di strada e mangio nei
posti meno frequentati. Faccio una sosta, seduta su una panchina in un parco,
bevendo una bibita in un caffè o appoggiata alla facciata di un edificio, come
una mosca su un muro: e da lì osservo, odoro, ascolto. Se sono fortunata, piano
piano l’anima del luogo mi si rivela».
Simonetta Agnello Hornby riannoda i fili della memoria e accompagnando
il lettore nei piccoli musei poco noti, a passeggio nei parchi, nella
amatissima casa di Dulwich, nel fascinoso appartamento di Westminster, nella
City e a Brixton, dove lei ha esercitato la professione di avvocato; al
contempo, cattura l’anima della sua Londra, profondamente tollerante e
democratica, che offre a gente di tutte le etnie la possibilità di lavorare.
Racconto di racconti e personalissima guida alla città,
questo libro è un inno a una Londra che continua a crescere e cambiare: ogni
marea del Tamigi porta qualcosa o qualcuno di nuovo per farci pensare e
ripensare. Gioca in tal senso un ruolo formidabile la scoperta di Samuel Johnson,
un intellettuale che vi arrivò a piedi, ventisettenne, alla ricerca di lavoro;
compilò il primo dizionario inglese ed è considerato il padre dell’illuminismo
inglese. Johnson appare negli studi che Tomasi di Lampedusa – ancora una volta
il nodo fra Londra e Palermo – dedicò alla letteratura inglese, con un suo
celebre adagio che qui suona motto esistenziale, filtro di nuova esperienza:
«Quando un uomo è stanco di Londra, è stanco anche di vivere».
Da molte settimane questo libro è in vetta alle classifiche,
come l’e-book più scaricato. Per la magia del cartaceo, venite a trovarci a Il Mondo di Bò.
Cliccate qui per guardare il booktrailer: https://www.youtube.com/watch?v=zlBTDOGsrO0
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