Passa ai contenuti principali

LEGGENDE DI SAN VALENTINO





San Valentino nacque a Terni nell'anno 175 d.C. Fu patrono della città, dell'amore e protettore degli innamorati di tutto il mondo. Valentino dedicò la sua vita alla comunità cristiana, in particolare si impegnò in una una città poco distante da Roma, dove infuriavano le persecuzioni contro i seguaci di Gesù. Fu consacrato vescovo della città di Terni nel 197 d.C. dal Papa San Feliciano. Valentino è tuttora considerato il patrono degli innamorati poiché la leggenda narra che egli fu il primo religioso che celebrò l'unione fra un legionario pagano e una giovane cristiana. Quando l'imperatore Aureliano ordinò persecuzioni contro i cristiani, San Valentino fu imprigionato e flagellato lungo la via Flaminia lontano dalla città per evitare tumulti e rappresaglie dei fedeli e quindi fu martirizzato.



Leggenda dell'Amore Sublime

 Questa leggenda narra di un giovane centurione romano di nome Sabino che, passeggiando per una piazza di Terni, vide una bella ragazza di nome Serapia e se ne innamorò follemente.
Sabino chiese ai genitori di Serapia di poterla sposare ma ricevette un secco rifiuto: Sabino era pagano mentre la famiglia di Serapia era di religione cristiana. Per superare questo ostacolo, la bella Serapia suggerì al suo amato di andare dal loro Vescovo Valentino, per avvicinarsi alla religione della sua famiglia e ricevere il battesimo, cosa che lui fece in nome del suo amore.
Purtroppo, proprio mentre si preparavano i festeggiamenti per il battesimo di Sabino e per le prossime nozze, Serapia si ammalò di tisi. Valentino fu chiamato al capezzale della ragazza oramai moribonda. Sabino supplicò Valentino affinché non fosse separato dalla sua amata: la vita senza di lei sarebbe stata solo una lunga sofferenza. Valentino battezzò il giovane, ed unì i due in matrimonio e mentre levò le mani in alto per la benedizione, un sonno beatificante avvolse quei due cuori per l'eternità.



Leggenda della Rosa della Riconciliazione

Un giorno San Valentino sentì passare, al di là del suo giardino, due giovani fidanzati che stavano litigando. Decise di andare loro incontro con in mano una magnifica rosa. Regalò la rosa ai due fidanzati e li pregò di riconciliarsi stringendo insieme il gambo della rosa, facendo attenzione a non pungersi e pregando affinché il Signore mantenesse vivo in eterno il loro amore.
Qualche tempo dopo la giovane coppia tornò da lui per invocare la benedizione del loro matrimonio.
La storia si diffuse e gli abitanti iniziarono ad andare in pellegrinaggio dal vescovo di Terni il 14 di ogni mese.
Il 14 di ogni mese diventò così il giorno dedicato alle benedizioni, ma la data è stata ristretta al solo mese di febbraio perché in quel giorno del 273 San Valentino morì.



Leggenda dei Bambini

San Valentino possedeva un grande giardino pieno di magnifici fiori dove permetteva a tutti i bambini di giocare. Si affacciava sovente dalla sua finestra per sorvegliarli e per rallegrarsi nel vederli giocare.
Quando veniva sera, scendeva in giardino e tutti i bambini lo circondavano con affetto ed allegria. Dopo aver dato loro la benedizione regalava a ciascuno di loro un fiore raccomandando di portarlo alle loro mamme: in questo modo otteneva la certezza che sarebbero tornati a casa presto e che avrebbero alimentato il rispetto e l’amore nei confronti dei genitori.
Da questa leggenda deriva l'usanza di donare dei piccoli regali alle persone a cui vogliamo bene.



Leggenda dei Colombini

Il sacerdote Valentino possedeva un grande giardino che nelle ore libere dall'apostolato coltivava con le proprie mani. Tutti i giorni permetteva ai bambini di giocare nel suo giardino, raccomandando che non avessero fatto danni, perché poi la sera avrebbe egli regalato a ciascuno un fiore da portare a casa. Un giorno, però, vennero dei soldati e imprigionarono Valentino perché il re lo aveva condannato al carcere a vita. I bambini piansero tanto. Valentino, stando in carcere pensava a loro, e al fatto che non avrebbero più avuto un luogo sicuro dove giocare. Ci pensò il Signore. Fece fuggire dalla gabbia del distratto custode due dei piccioni viaggiatori che Valentino teneva in giardino. Questi piccioni, guidati da un misterioso istinto, trovarono il carcere dove stava chiuso il loro santo padrone. Si posarono sulle sbarre della sua finestra e presero a tubare fortemente. Valentino li riconobbe, li prese e li accarezzò. Poi legò al collo di uno un sacchetto fatto a cuoricino con dentro un biglietto, ed al collo dell'altro legò una chiavetta. Quando i due piccioni fecero ritorno furono accolti con grande gioia. Le persone si accorsero di quello che portavano e riconobbero subito la chiavetta: era quella del giardino di Valentino. I bambini ed i loro familiari si trovavano fuori del giardino quando il custode lesse il contenuto del bigliettino. C'era scritto: "A tutti i bambini che amo? dal vostro Valentino".

Commenti

Post popolari in questo blog

Festa a tema: gli indiani d'america

Giochiamo agli indiani? E' uno dei giochi più belli, da fare in compagnia e che riesce a conquistare un'ampia fascia d'età: dai 3 ai 10 anni. Si tratta di un gioco cooperativo in cui nessuno vince, nessuno perde, nessuno viene escluso. Importante è fornire al gruppo degli elementi storici essenziali, per catapultarli nell'affascinante atmosfera dei nativi americani. Cenni storici Quello dei nativi d'America è un popolo ricco di storia e tradizioni. Si stabilirono, fin dall'età della pietra, nel Nord America, popolando le zone intorno ai Grandi Laghi , le foreste, le praterie, i deserti, le aspre catene montuose e le coste, favorevoli alla pesca. Oltre alla pesca, praticavano la caccia , coltivavano orti e raccoglievano piante selvatiche per nutrirsi, ma anche per farne medicinali e pozioni magiche. Vivevano in sintonia con la natura: rispettavano gli alberi e le piante, degli animali ed , in particolare degli uccelli, conoscevano tutti i ver...

Le avventure del pirata Barbariccia di Rosa Dattolico

Il pirata Barbariccia con l'inseparabile pappagallo Crocco lo Sciocco e il suo equipaggio, gira in lungo e in largo i mari di tutto il mondo scoprendo fantastici posti nei quali vive straordinarie avventure. E nelle situazioni difficili? Il simpatico pirata riesce sempre ad avere la meglio: una girandola di imprese divertenti e colpi di scena vi terranno incollati fino all'ultima pagina.  

Favola degli indiani d'Amercia. Maka e Makawi ... l'origine del tabacco

Voce fuori campo. Molto tempo fa, prima dell’arrivo dell’uomo Bianco, c’era una tribù che viveva lontano, a sud dei Sioux, in una terra di deserti ed altipiani rocciosi. Un’epidemia stava colpendo tutte le persone della tribù discendente dei Sioux. Una notte, un’anziana del villaggio  sognò che avrebbe trovato un’erba che avrebbe salvato il suo popolo. La vecchia Maka svegliò la sua nipotina, la piccola Macawui Maka : piccola Macawui, svegliati, svegliati Macawui : nonnina, che c’è? Grande fratello Sole non è ancora arrivato e sorella Luna porta quiete nel villaggio per far riposare gli occhi e lo spirito Maka : si, lo so piccola Macawui, ma nostra sorella Luna illuminerà il nostro cammino Macawui: e dove andiamo? MaKa andremo in cerca dell’erba sacra. Solo trovando quell’erba potremo salvare il nostro villaggio e noi stesse. Voce fuori campo : Così le due donne si allontanarono dal campo sino a che non si persero. Arrivate sulla cima di una ...