L'uovo di cioccolato è
il simbolo della Pasqua cristiana perché evoca la risurrezione di Gesù dal
sepolcro. Nel medioevo, ma anche nei popoli antichi, come Persiani, Egizi e
Greci, si usava regalare uova vere, decorate disegni o dediche.
La forma ovoidale rappresenta
la "ripetizione della nascita esemplare del Cosmo, l'imitazione della
cosmogonia".
Il
Cristianesimo poi, riprese le tradizioni che consideravano l'uovo come simbolo
della vita e le rielaborarono attribuendo loro un significato religioso: la
resurrezione di Cristo visto che, all’interno
dell'uovo, c'è una nuova vita.
La diffusione dell'uovo
come regalo pasquale sorse probabilmente in Germania, dove si diffuse la
tradizione di donare semplici uova in occasione di questa festività. In
origine, le uova venivano bollite avvolte con delle foglie, o insieme a dei
fiori, in modo da assumere una colorazione dorata. Edoardo I, re d'Inghilterra
dal 1272 al 1307, commissionò la creazione di circa 450 uova rivestite d'oro da
donare in occasione della Pasqua.
La tradizione narra che
nel 1883 l'orafo Peter Carl Fabergé ricevette dallo zar il compito di preparare
un dono speciale per la zarina Maria. L'orafo creò per l'occasione il primo
uovo Fabergé, un uovo di platino smaltato di bianco contenente un ulteriore
uovo, creato in oro, il quale conteneva a sua volta due doni: una riproduzione
della corona imperiale ed un pulcino d'oro. Da qui, la tradizione del dono all’interno
dell’uovo.
Il giorno di Pasqua, in
molti riti, si compie la benedizione pubblica delle uova, simbolo di
resurrezione e della ciclicità della vita.
Prima della tavolata di Pasqua, ognuno sceglie il
proprio uovo e ingaggia una gara (τσούγκρισμα) con i commensali, scontrandone
le estremità, fino ad eleggere l'uovo più resistente. Questo viene considerato
di buon augurio.
BUONA PASQUA!
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