Occhi puntati sul prossimo appuntamento di “Punti di Vista. Tribuna Letteraria”, presso la Biblioteca Comunale Simone Augelluzzi che si terrà il 12 febbraio, alle ore 18. Ospite dell’incontro, la scrittrice romana Chiara Ingrao, che presenterà il suo nuovo libro “Habiba la magica”, pubblicato da Coccole Books.
Habiba è una bambina come tante, nonostante zia Aminata continui a sostenere che Habiba non sappia nulla delle sue radici, dal momento che parla in romano, è romanista e porta con sé sempre la sua sciarpa giallorossa. Nonostante, i suoi “rami” abbiamo preso le forme, i colori ed i sapori del mondo in cui vive, Habiba sa esattamente dove affondano le sue radici: è arrivata in Italia nel grembo della madre, dopo un burrascoso viaggio in nave. Il mare è uno dei protagonisti della sua storia, forse un vero e proprio antagonista. Habiba, pur non avendo visto con i suoi occhi le cose accadute durante la traversata, non smette di pensare a quella massa di acqua e sale che si è presa il suo papà: un uomo giovane e bello, con gli occhi grandi ed un sorriso impertinente che mette in mostra i suoi bellissimi denti bianchi.
Habiba riesce a trovare un modo per evadere dai pensieri che le si affollano in testa: grazie della vecchia Filomena, Habiba scopre la magia. Su una vecchia scopa, la bimba comincia il suo viaggio, avventure che si ripetono ogni notte e che permettono di sorvolare la magnifica Città Eterna, tra monumenti, palazzi e grandezze del passato. “Chi vuole vola” le dice una notte il Vento, e Habiba, senza accorgersene, si ritrova a sorvolare i tetti di Roma, a liberare dalle catene l’angelo di Castel Sant’Angelo, a volare con il celebre Pasquino fin sulla statua dell’imperatore Marco Aurelio ed a cenare con i gatti di Largo Torre Argentina. Il libro, adatto ad un pubblico che va dai 9 ai 99 anni d’età, sarà un invito a riflettere su temi dell’Italia che cambia. Habiba la Magica è una favola sulla forza delle donne, sulla volontà di andare oltre i limiti imposti, oltre i confini, di superare le paure nostre, quelle di riflesso e i pregiudizi.
«E’ una fiaba che rivendica il diritto all’immaginazione, per tutti e tutte - spiega la Ingrao -. Nei giorni in cui usciva il libro, ho letto un articolo sul New York Times di un autore e illustratore nero, intitolato “L’apartheid della letteratura per l’infanzia”: sottolineava come su tremila libri usciti in tutto l’anno ce ne fossero solo 90 in cui ci fossero dei personaggi di colore e che comunque questi personaggi compaiono nella letteratura per l’infanzia solo se c’è il libro edificante che ti parla dei diritti civili o della schiavitù. I bambini di colore restano confinati quindi in quelle “township” dell’immaginazione in cui non viene mai dato il permesso di transizione nei territori della fantasia. Io mi sono ribellata a questo apartheid, regalando a una bimba a cui solo una legge ingiusta come la nostra può negare la cittadinanza italiana, una storia che io raccontavo alle mie figlie quando erano piccole, piena di magia e di avventure. Poi, certo, c’è anche la realtà sociale, come in tutti i miei romanzi, anche se quelli per adulti finora sono stati legati al tema della memoria, mentre questo parla del presente. In entrambi i casi, però, non si tratta di “fare politica con altri mezzi”: è la scelta di un altro terreno, che coinvolge le emozioni e il linguaggio letterario».
Chiara Ingrao, figlia di Pietro Ingrao, nata nel 1949, è impegnata a tempo pieno come scrittrice e animatrice culturale. Le sue precedenti esperienze di lavoro sono molteplici, così come quelle politiche e sociali. L’evento è promosso ed organizzato dall’assessorato alla Cultura e dall’Assessorato alle Politiche Scolastiche del Comune di Eboli, in collaborazione con Il Mondo di Bò, libreria specializzata per bambini, ragazzi ed insegnanti. Saranno presenti all’appuntamento che sarà moderato dal giornalista Antonio Manzo, Massimo Cariello, sindaco di Eboli; Angela Lamonica, assessore alle Politiche Scolastiche; Lazzaro Lenza, assessore alle Politiche Sociali.
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